La legge 142/1990 ha stabilito che nei Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti si debba eleggere un presidente del Consiglio comunale super partes che garantisca l’imparzialità. La giurisprudenza prevede la possibilità di revoca dalla carica di presidente del Consiglio comunale nel caso che questo violi i doveri istituzionali di neutralità politica, vanificando il ruolo di soggetto super partes che egli, come organo istituzionale, deve assumere. Il ruolo di presidente del Consiglio comunale, può essere svolto sia da un consigliere di maggioranza che da uno di opposizione, pertanto la sua funzione di garanzia richiede che sia neutrale rispetto alle diverse forze politiche. Anche il presidente del Consiglio comunale di Ariano Irpino dovrebbe conoscere la legge e adeguarsi a quanto prevede, dopotutto ha studiato giurisprudenza, ma sembra non sia così. Forse perché prende una indennità di carica (pagata dai contribuenti) uguale a quella degli assessori, ritiene di essere un “prosindaco” e di fatto, invece di apparire imparziale, ed essere un organo di garanzia, soprattutto per la minoranza consiliare, è palesemente e pubblicamente schierato con la maggioranza: difende sindaco, vicesindaco e assessori. Anche ultimamente, sulla questione della sua “ottima amica” e sorella del sindaco, Guglielma Franza, la quale veleggia negli uffici del Comune, viene a conoscenza di questioni riservate, prende decisioni e partecipa a incontri politici e amministrativi assieme ad assessori, funzionari del Comune, imprenditori e professionisti esterni, Orsogna è sceso in campo in sua difesa, senza lontanamente porsi il problema del conflitto di interessi. Voglio ricordare al “super partes” Luca Orsogna, che la dr.ssa Maria Rosaria Boccia non era retribuita, era una volontaria, ma il ministro Gennaro Sangiuliano, ha dovuto comunque dare le dimissioni. Si fa altresì presente che il problema, che nessuno ha sollevato, non è se la signorina Guglielma Franza abbia fatto volontariato per addobbare gratuitamente Rione Sambuco. Orsogna ci informa che la sua “ottima amica” e sorella del sindaco, Guglielma Franza, ha fatto volontariato assieme ad altre decine di persone nell’ambito dell’edizione 2024 di “Vicoli e arte”. Sorgono pertanto spontanee alcune domande: il Comune di Ariano è dotato di un regolamento sul volontariato? In occasione di “Vicoli e arte”, il Comune ha approvato una delibera con l’elenco dei volontari? I volontari sono stati dotati di mezzi antinfortunistici, di attrezzi da lavoro, di strumenti adeguati? Il Comune ha stipulato una polizza assicurativa contro gli infortuni dei volontari? Orsogna ci racconta che la sua “ottima amica” ci ha rimesso tempo e denaro. Ci può dire perché ci ha rimesso del denaro? Ci potrebbe essere un illecito arricchimento da parte del Comune? Il vero problema, non è il volontariato, è il fatto che per familismo con il sindaco e amichettismo con il presidente del Consiglio comunale, la signorina Franza usi gli uffici del Comune, abbia incontri insieme agli assessori con imprenditori e professionisti, e prenda decisioni che non le competono. Leggo su Facebook uno sproloquio del presidente Luca Orsogna, che dice e non dice, allude, non fa nomi, non si assume le sue responsabilità, come normalmente accade in ambienti omertosi, che Ariano non merita. Orsogna fa una strenua difesa della sua “ottima amica” Guglielma Franza e si spinge persino a replicare ad esponenti dell’opposizione, che anch’egli presenterà le proprie interrogazioni, dimenticando che, come prevede la legge, sarà lui stesso a porle all’ordine del giorno del Consiglio. Dunque Orsogna presenterà le sue interrogazioni e le depositerà al presidente del Consiglio comunale, cioè a se stesso, le metterà all’ordine del giorno del Consiglio comunale e si concederà la parola per illustrarle: se dovesse eccedere i tempi previsti dal regolamento, toglierà la parola a se stesso e si dichiarerà soddisfatto o meno delle risposte del sindaco! Complimenti al Presidente del Consiglio comunale: è consapevole delle assurdità che ha scritto? Si rende conto il presidente, che ha abdicato alle proprie prerogative di garante super partes? Orsogna si faccia coraggio, faccia i nomi ed eviti di lanciare messaggi non confacenti al ruolo che ricopre. Lo sa il presidente Orsogna che il suo incarico può essere revocato poiché non garantisce il ruolo di super partes? Invierò le dichiarazioni del presidente Orsogna al Prefetto di Avellino.
Aleandro Longhi, coordinatore Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)
Pubblicato su avellinotoday.it