È sempre opportuno verificare i cartelli dei lavori pubblici che il Comune o altri enti pubblici stanno eseguendo attraverso gli appalti. Le opere pubbliche, giova ricordarlo, vengono pagate col denaro dei cittadini, che non andrebbe sprecato: ci devono essere i controlli di legge affinché un ente pubblico operi come un buon padre di famiglia. Le lungaggini e, soprattutto, le incompiute, dovrebbero inchiodare gli amministratori pubblici alle loro responsabilità. In caso di inadempienze, dovrebbe intervenire la Corte dei Conti o addirittura la Procura della Repubblica, ma ad esercitare il controllo devono essere innanzitutto gli elettori. Da giovedì 27 ottobre 2022, nessuno ha più lavorato all’ex Giorgione, fino a lunedì 7 novembre: l’impresa avrà forse fatto lavori urgenti per altri?. Dalla lettura del cartello dei lavori si evince che la Provincia di Avellino, che ha la responsabilità di fornire la sede alle scuole medie superiori, ha concordato che il Comune di Ariano fosse la stazione appaltante. Al tempo, sindaco di Ariano, nonché presidente della Provincia di Avellino, era Domenico Gambacorta. Il 9 giugno 2019 Gambacorta è stato sostituito da Franza, che il 29 gennaio 2020 si è dimesso ed è stato a sua volta sostituito da un commissario prefettizio. Il Franza è stato rieletto sindaco l’8 ottobre 2020 ed è tuttora in carica. Tornando al cartello dei lavori, leggiamo: “lavori per la realizzazione del polo scolastico di eccellenza alberghiero ed agroalimentare”. Apprendiamo anche che il contratto di appalto è il n. 3.849 per un importo di euro 7.254.173,79; l’assegnazione dei lavori l’ha fatta il Commissario prefettizio concedendo una durata di 680 giorni, con inizio il 18/02/2020 e termine contrattualmente previsto il 29/12/2021. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Ariano, dall’8/10/2020 è il sindaco Enrico Franza, a cui inevitabilmente si pongono domande su come ha seguito l’appalto, se si sia accorto che il termine dei lavori era il 29 dicembre 2021 e che invece i lavori non sono ancora terminati! Si chiede se siano state poste delle penali alla ditta costruttrice, oppure se siano state concesse proroghe all’impresa in questione e se sì, per quanti giorni, mesi o anni, e con quali motivazioni. Perché non è stata fatta annotazione sul cartello dei lavori? Certo, a causa del Covid, Ariano è stata zona rossa dal 15 marzo al 22 aprile 2020, ovvero per 39 giorni, durante i quali l’impresa non ha potuto lavorare, poi ci saranno stati senz’altro giorni di pioggia: ormai il ritardo viaggia sugli 11 mesi e la fine dei lavori, purtroppo, è di là da venire. Il Comune avrà certamente pagato alcuni stati di avanzamento dei lavori, pertanto l’assessore ai lavori pubblici saprà senza dubbio che percentuale dei lavori è stata eseguita e quindi pagata, e quanto lavoro resta ancora da fare. Osservando il cantiere dall’esterno, sembra che finora l’impresa abbia gettato soltanto il cemento armato, non è chiaro se tutto o una parte. Ma l’edificio dovrebbe essere cablato, dotato di un’impiantistica (elettricità, gas, acqua, scarichi delle acque bianche e nere, antincendio), dev’essere ancora costruito il tetto, le tramezze, i pavimenti, gli intonaci, etc., e infine dovrà anche essere arredato. Qualcuno del Comune di Ariano o della Provincia di Avellino, ha idea di quando potranno iniziare le lezioni del futuro polo alberghiero di eccellenza? L’invasione russa dell’Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022 e le sanzioni contro la Russia hanno fatto rialzare il prezzo di alcune materie prime e di conseguenza, l’inflazione. Se l’impresa costruttrice dell’istituto alberghiero avesse, come da contratto, ultimato i lavori entro il 29 dicembre 2021, non ci sarebbero stati problemi di revisione dei prezzi, ma adesso? Siamo nel novembre 2022, il sindaco informi i cittadini se c’è stata un richiesta di revisione prezzi. In un regime democratico, l’ente Comune, che è quello più vicino ai cittadini, dovrebbe essere una casa di vetro: perché il sindaco Franza, che è anche assessore ai lavori pubblici, non ha informato i cittadini sui ritardi? Il ritardo ormai non è una questione di giorni, ma purtroppo di mesi, che non vorremmo si tramutasse in anni o, peggio, nell’ennesima opera pubblica arianese incompiuta: il codice degli appalti vale per tutta l’Italia, repubblica di Ariano compresa. Parafrasando lo slogan elettorale del sindaco, Ariano lo sa, si evidenzia che invece Ariano non lo sa, ma ha diritto di sapere! Aleandro Longhi Coordinatore Comitato SAT (Salute, Ambiente, Territorio)